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Mamma di due splendidi bimbi e moglie a tempo pieno
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Il morbillo
Il morbillo è una malattia causata da un virus che viene trasmesso attraverso gli starnuti, i colpi di tosse o il contatto diretto. E' una malattia estremamente contagiosa ed il suo periodo di incubazione è di circa 10 giorni dopo i quali compare la febbre, la tosse e l'arrossamento degli occhi.
Alcuni giorni prima della comparsa dell'esantema si possono osservare in bocca delle macchioline biancastre che sono tipiche del morbillo. Circa tre giorni dopo compaiono delle macchie rosse dapprima dietro le orecchie, alla radice dei capelli e al viso, poi si estendono a tutto il corpo.
La febbre scompare circa cinque giorni dopo la comparsa dell'esantema ed il bambino da questo momento non è più infettivo. La malattia rende immuni e non può essere ripetuta una seconda volta.
La rosolia
E' anche questa una malattia infettiva provocata da un virus che viene trasmesso attraverso un contato diretto con l’ammalato. Si presenta con sintomi più lievi rispetto al morbillo con cui a volte viene confusa.
Inizia con una sintomatologia simile ad un raffreddore, con febbre poco oltre i 37°, e dopo 24 ore compare l'esantema con macchioline rossastre dapprima al volto ed il giorno successivo su tutto il corpo.
L'esantema scompare entro tre giorni ed è accompagnato da ingrossamento dei linfonodi della nuca e di quelli situati dietro alle orecchie che può durare circa due settimane.
L'infettività del bambino si protrae dai cinque giorni precedenti l'esantema ai cinque giorni successivi, tuttavia non è necessario isolare il malato perché, data la benignità della malattia, sarebbe meglio che colpisse tutti i soggetti in età infantile non vaccinati soprattutto quelli di sesso femminile. Questo perché la rosolia, se contratta da donne in gravidanza, provoca gravi danni al feto. La rosolia conferisce immunità e non può essere ripetuta.
La scarlattina
A differenza dalle altre malattie esantematiche la scarlattina è di origine batterica essendo causata dallo streptococco emolitico. Il contagio avviene per via aerea con le piccole goccioline di saliva trasmesse da tosse o starnuti e provoca inizialmente febbre e mal di gola intenso.
Generalmente compare un rigonfiamento dei linfonodi del collo e può essere presente vomito e dolori addominali. Nei casi tipici la lingua appare molto arrossata assomigliando ad una fragola e dopo 18- 48 ore compare l'esantema.
Questo si manifesta con chiazzette rosso scarlatto leggermente rilevate, sul corpo, molto intense nelle pieghe delle ascelle e dell'inguine, assenti sulle mani e sui piedi mentre il viso si presenta con un aspetto caratteristico della scarlattina. Infatti, l'esantema colpisce le guance ed il mento lasciando libera una zona attorno alla bocca che appare particolarmente pallida. L'infettività del bambino può durare una decina di giorni dopo l'inizio della terapia antibiotica ma già decresce dopo il primo giorno di somministrazione del farmaco. La febbre dura generalmente cinque giorni mentre circa due settimane dopo la comparsa dell'esantema, la pelle tende a desquamare provocando il distacco di particelle simili ad una forfora molto fine.
In passato la scarlattina poteva rappresentare un problema serio mentre oggi il gran numero di antibiotici efficaci la rende meno temibile anche se alcune complicazioni, di tipo renale, reumatico o infettivo per le vie aeree, possono a volte essere presenti. La malattia dovrebbe conferire immunità, tuttavia, a volte, possono verificarsi ricadute.
La sesta malattia o esantema critico
Anche questa è una malattia virale che però colpisce i bambini fino all'età di tre anni. E' caratterizzata da una febbre molto alta, anche oltre i 40°, che talvolta può provocare convulsioni nel bambino piccolo. La febbre dura tre giorni poi decresce bruscamente ed a questo punto si manifesta l'esantema con macchioline rosso pallido al volto e sul corpo che scompaiono in circa due giorni.
Anche in questo caso si verifica l'ingrossamento dei linfonodi della nuca che generalmente precede l'inizio della malattia. Come le altre forme esantematiche, la "sesta malattia" non può essere ripetuta.
Esiste anche una "quinta malattia", poco importante e frequente, rappresentata da un esantema fugace con scarso rialzo febbrile e pochi sintomi di accompagnamento, che talvolta viene confusa con morbillo, rosolia o sesta malattia.
La varicella
La varicella è una malattia virale causata dal virus Herpes zooster che viene trasmesso per contatto diretto con il malato. La malattia inizia con un rialzo febbrile di grado variabile, generalmente 38°, e con l'ingrossamento delle ghiandole linfatiche posteriori alla base del capo.
L'esantema si manifesta dopo alcuni giorni con macchioline rosse al torace, all'addome ed alla radice delle cosce e delle braccia; dopo 12 ore queste macchie si allargano un poco ed al centro compare un puntino bianco che presto si trasforma in una vescichetta.
L'esantema si presenta con ondate successive ed interessa poi anche le altre parti del corpo tra cui il viso, il cuoio capelluto, il palato e le palpebre. Le vescichette della varicella per circa due giorni contengono un liquido limpido che poi tende ad intorpidirsi; dopo circa cinque giorni si rompono liberando il loro contenuto liquido che è molto infettivo e trasformandosi quindi in croste.
Le crosticine della varicella si staccano in una decina di giorni e l'infettività dura sino a quando tutte le croste si sono perfettamente essiccate. Nella fase precedente ed in questa il bambino può provare una intensa sensazione di prurito ed essere portato a grattare le piccole lesioni con il rischio di causare una infezione secondaria che lascia una cicatrice più marcata.
La varicella produce una immunità che impedisce la ripetizione della malattia.
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