Banchetto tradizionale, rinfresco o cocktail?

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    Mamma di due splendidi bimbi e moglie a tempo pieno

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    il ricevimento nuziale può essere declinato, in base allo stile e ai desideri degli sposi in diverse forme: il pranzo o la cena a tavola, il rinfresco a buffet, il cocktail.

    Il pranzo o la cena a tavola: la scelta più tradizionale
    La perfetta regia di un banchetto nuziale classico si basa sulla combinazione di diversi ingredienti: l’assegnazione dei posti tavola, obbligatoria in questo caso; la scelta e il numero delle portate adeguate; l’attenzione per una tempistica che bandisca inutili attese o momenti di noia.
    Un pranzo o una cena a tavola prevede che a ogni commensale sia assegnato un posto, una scelta importante, che ha l’obiettivo di favorire lo scambio tra gli invitati, facilitando la conversazione sulla base di interessi comuni o esperienze condivise.

    Ogni posto sarà personalizzato da un segnaposto, se possibile, scritto a mano, con inchiostro di china e impreziosito da un nastro, un fiore, un piccolo bouquet.

    Per evitare momenti di confusione o di smarrimento, sarà opportuno collocare in un punto visibile della sala lo schema del placement, in modo che ogni invitato sappia trovare facilmente il posto assegnato.

    Il menù potrà essere sistemato, a scelta, al centro di ogni tavolo, sul piatto di ogni invitato o all’ingresso della sala e, come i segnaposti, sarà perfettamente in tono con la grafica e lo stile delle partecipazioni di nozze.


    Il menu perfetto di un pranzo o cena a tavola deve prevedere cinque portate, introdotte da piccoli stuzzichini, da gustare nell’attesa del primo piatto, che sarà servito solo dopo che i tutti i presenti siano seduti. Il primo piatto dovrebbe proporre due diverse scelte. Il secondo, di carne o di pesce va accompagnato da un contorno, da servire a parte. A seguire un sorbetto di frutta fresca, premessa indispensabile per poter meglio gustare la torta nuziale e le friandises servite con il caffè.

    Tuttavia, per far sì che un banchetto tradizionale sia più dinamico e meno formale, è consigliabile strutturarlo in tre momenti successivi, tenendo conto dei tempi più appropriati.

    I festeggiamenti saranno aperti da un aperitivo per scaldare l’atmosfera, che metterà gli ospiti a proprio agio e faciliterà le conoscenze, mentre gli sposi potranno scattare le ultime foto. A seguire, in un ambiente diverso rispetto a quello dell’aperitivo, avrà luogo il banchetto vero e proprio.
    La durata ideale del pranzo o cena è di due ore e mezzo circa, e culminerà con il taglio della torta nuziale e il brindisi agli sposi, preceduto dal buffet dei dolci.
    Così come per l’aperitivo d’apertura, la chiusura dei festeggiamenti con il solenne taglio della torta e gli auguri agli sposi, avverrà idealmente in una sala diversa da quella del banchetto, o, se possibile, all’aperto.

    Il rinfresco con buffet

    Una valida alternativa al pranzo o cena tradizionale è il rinfresco, soprattutto nel caso in cui il numero degli invitati sia elevato e si possa usufruire di uno spazio adeguato all’aperto, da allestire con l’ausilio di apposite strutture come i gazebo o le tende.
    Queste soluzioni, oltre a creare un ambiente suggestivo, poiché decorate in base al gusto e al tono del ricevimento, offrono un riparo in caso di caldo eccessivo o di pioggia.

    Il rinfresco, una scelta particolarmente indicata nei mesi estivi, non prevedendo l’assegnazione dei posti a tavola, è meno formale di un banchetto classico. Nonostante ciò è bene prevedere tavoli e sedie in numero sufficiente per tutti, nonché tavolini di servizio sui quali appoggiare piatti e bicchieri utilizzati.

    Le pietanze saranno sistemate sul tavolo del buffet, che sarà al centro del locale o contro una parete, in una posizione facilmente raggiungibile per tutti e in grado di attirare l’attenzione. Il tavolo – due se il numero degli invitati è molto elevato - andrà allestito con una tovaglia preziosa, lunga fino a terra, piatti, bicchieri e posate adeguati e un centro tavola in tono – due se il tavolo è molto lungo, da collocare alle rispettive estremità.

    Secondo una tendenza sempre più in voga, il tavolo da buffet può essere sostituito da diverse postazioni in cui gli chef preparano specialità da servire al momento. In questo modo si evitano attese e si rende più dinamico e coinvolgente il rito.

    Il menu ideale per un rinfresco deve proporre una grande varietà di portate, appetitose e stuzzicanti, realizzate con materie prime di primissima qualità e con un occhio particolarmente attento alla presentazione.

    Il cocktail

    In alternativa al pranzo a buffet, la modalità più consona per salutare parenti e amici dopo la cerimonia può essere un cocktail, scelta ideale in presenza di numerosi ospiti, poichè si svolge interamente in piedi.
    E’ usanza che il cocktail segua un matrimonio pomeridiano, pertanto da prevedere tra le diciotto e le venti.
    Il luogo più adatto dove allestire questo genere di festeggiamento varia in base alla stagione. Se il clima lo consente, si può optare per un giardino, per la terrazza di un hotel, o ancora per la zona verde intorno a una piscina. In alternativa la sala di una struttura adeguata sarà perfetta.
    Qualunque sia la soluzione prescelta, lo spazio andrà adeguatamente allestito con addobbi floreali in tema con la cerimonia, se all’aperto con candele, e con un sottofondo musicale, che contribuirà a rendere il contesto ancora più suggestivo.

    Il menù dovrà prevedere almeno una decina di proposte, seguito, a piacere, da un piatto caldo e, per finire, i dalla torta nuziale.

    Per brindare

    Perché la festa sia davvero perfetta è consigliabile coniugare ogni pietanza con il vino più appropriato, da servire nel bicchiere che meglio ne valorizzi il bouquet.
    Ricorrere alla consulenza di un sommelier può essere la soluzione migliore, fermo restando che se le pietanze sono cinque, due vini sono sufficienti, escludendo quello selezionato per l’aperitivo.
    Infine, il momento più suggestivo: il brindisi agli sposi. Champagne o prosecco italiano?
    La scelta è libera. A una condizione: mai accostare un Brut o un Sec a un dolce. Un démi Sec o un moscato sono la scelta vincente.
    Per concludere, ricordiamo che se si opta per lo champagne, sarebbe meglio scegliere vini da tavola francesi. Nel caso in cui si prediliga il prosecco, invece, è vivamente consigliato di selezionare vini italiani anche per la tavola.
     
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