IL MATRIMONIO PERFETTO

Posts written by polly1965

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    Fino a qualche decennio fa un figlio custodito nel ventre materno era un vero e proprio mistero: nei secoli indovini e stregoni si sono cimentati a decifrarlo, a partire dalle innumerevoli quanto inutili tecniche divinatorie per scoprire almeno il sesso del bambino. Oggi possiamo affermare di avere in parte svelato il mistero perché decodifichiamo le informazioni contenute nel materiale genetico e attraverso l’ecografia spiamo il piccolo in tempo reale. Questa rivoluzione, iniziata cinquant’anni anni fa, continua a progredire offrendo prospettive sempre più raffinate e precise.

    Le percentuali di rischio
    La decisione di avere un figlio, come qualsiasi cosa nella vita, non è comunque del tutto scevra da rischi. Indipendentemente dalla causa, ogni futuro genitore presenta un rischio di base del 3% di avere un bambino con un difetto congenito alla nascita più o meno grave. Al rischio di base si dovrà poi aggiungere quella quota derivante dalle caratteristiche personali e familiari dei genitori, oltreché dai fattori ambientali.

    Difetti congeniti si riscontrano solo nel 5% delle gravidanze e possono essere più o meno gravi. Una parte consistente di coppie richiede di effettuare indagini per ridurre questa quota di rischio.

    È importante sapere che non tutti i difetti congeniti sono diagnosticabili, né con metodi ecografici né con indagini su sangue o liquido amniotico, e che non esiste un unico esame in grado di dirci se il bambino sarà sano o meno. Oggi alcuni di questi rischi e alcuni dei difetti congeniti del feto possono essere individuati e diagnosticati durante la gravidanza (diagnosi prenatale). Quindi la domanda «sarà sano?» non ha una risposta che possono fornire i clinici, i quali sono in grado di valutare la situazione solo parzialmente.



    Gli esami di screening
    Fino a poco tempo fa, i rischi connessi con l’esecuzione di esami invasivi (amniocentesi e villocentesi) orientavano i sanitari a indirizzare alla diagnosi prenatale solo la popolazione femminile selezionata come “a rischio”.
    Il grande cambiamento di approccio alla diagnosi prenatale è stato determinato dall’utilizzo degli esami di screening, esami cioè rivolti a tutta la popolazione, caratterizzati da semplicità di esecuzione e privi di rischi.

    Questi test identificano la popolazione a rischio basandosi su strumenti statistici; sono innocui ma ragionano in termini di probabilità, quindi non permettono una diagnosi certa al 100%, pur andandoci molto vicino.

    I test di screening come il Test Combinato e il test NIPT (Non Invasive Prenatal Testing), permettono di individuare le gravidanze ad alto rischio di anomalie cromosomiche in maniera più accurata, diminuendo in tal modo il ricorso inappropriato ai test diagnostici invasivi.

    Il NIPT
    Si tratta del test più recente e innovativo che abbiamo a disposizione.
    È stato dimostrato che, a partire dal primo trimestre di gravidanza, è presente nel circolo ematico materno DNA libero di origine fetale, derivante dal passaggio in circolo di microframmenti placentari, che può essere recuperato in maniera non invasiva mediante un semplice prelievo di sangue venoso alla madre.

    È importante che questo materiale fetale sia in quantità sufficiente per essere utilizzato ai fini dello studio delle anomalie cromosomiche (trisomia 21, 18, 13) e dare una risposta attendibile: per questo si consiglia di eseguirlo dalla decima settimana di gravidanza (in questo articolo spieghiamo come effettuare il conteggio delle settimane di gravidanza in modo preciso).
    Il test evidenzia, inoltre, il sesso del nascituro e le eventuali malattie legate ai cromosomi sessuali, come la sindrome di Turner o la sindrome di Klinefelter.

    Non è un test capace di fare diagnosi, ma ha una precisione più elevata rispetto agli altri test di screening, avendo maggiori probabilità di individuare feti affetti dalle patologie indicate (vicino al 100% per trisomia 21 e 18) e minore probabilità di indicare come affetto un feto che invece è sano.
    Una risposta positiva, che significa che il feto ha una certa probabilità di avere il difetto, deve essere riconfermata mediante diagnosi invasiva.

    Va inoltre ricordato che:

    altre metodologie, in primo luogo il Test Combinato (analisi biochimiche e translucenza nucale), seppure meno precise sull’assetto cromosomico, danno informazioni aggiuntive e più ampie (ad esempio sulle malformazioni cardiache), per cui non è corretto considerare il NIPT come un loro test sostitutivo;
    è comunque raccomandata prima del prelievo l’esecuzione di un’accurata ecografia, mirata alla ricerca di eventuali indicatori che, se presenti, possono orientare direttamente verso la diagnosi invasiva.
    Per questo alcune regioni erogano il NIPT come test di seconda scelta, successivo o in aggiunta al Test Combinato.


    Dove eseguire il NIPT
    Il test non può essere eseguito ovunque né da chiunque. Secondo il Ministero della Salute i centri che erogano il test devono:

    avere competenze nella diagnosi ecografica;
    avere competenza nella diagnosi prenatale;
    essere in grado di offrire la consulenza pre-test e post-test;
    essere collegati con laboratori attrezzati.
    Questi ultimi, a loro volta, devono:

    essere certificati;
    partecipare a programmi di controllo della qualità, nazionali e internazionali;
    essere dotati di personale con competenza specifica nelle tecniche.
    Oggi, in Italia, circa 50mila donne in gravidanza richiedono ogni anno il test del DNA fetale, pagando cifre comprese fra 300 e 700 euro.
    Al momento, il Sistema Sanitario Nazionale non include il NIPT fra gli esami gratuiti, sebbene il Consiglio superiore di Sanità suggerisca di introdurlo.

    La situazione italiana è molto variegata, e solo la Regione Emilia Romagna ha recentemente avviato un programma di screening che ne prevede l’introduzione in tutta la regione, dopo una fase pilota di 9 mesi limitata all’area metropolitana di Bologna. Altre regioni, come la Toscana, lo prevedono gratuitamente per le categorie esenti da ticket, dietro pagamento di un ticket per le categorie a rischio, e a pagamento in caso di semplice richiesta materna, con costi che vanno da 200 a 400 euro.

    Conclusioni
    Rispondendo dunque alla domanda posta nel titolo, dobbiamo dire che il NIPT non è né una moda né una necessità.

    Non è una moda, perché rappresenta al momento lo standard migliore per la ricerca di alcune patologie cromosomiche importanti, e non è una necessità perché non tutte le coppie richiedono l’accesso alla diagnosi prenatale, che in prospettiva apre la strada a una possibile interruzione della gravidanza in caso di feto portatore di malattia cromosomica. Il NIPT è semplicemente un’opportunità per le coppie che desiderino effettuare l’indagine prenatale. In assenza di fattori di rischio specifici che orientino a consigliare da subito la diagnosi invasiva (villocentesi e amniocentesi), è corretto orientare le coppie verso gli esami di screening che prevedano anche il NIPT, perché riducono in maniera drastica gli aborti e le rare complicanze materne legate a villocentesi e amniocentesi.
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    Può capitare nella vita di sposarsi a cinquant’anni, della serie non è mai troppo tardi, per scelta, per destino o perchè si convola a nozze per la seconda volta. Essere una sposa di cinquant’anni non vuol dire rinunciare al romanticismo o magari all’ironia, essere mature nello spirito e nel corpo rende il tutto ancora più interessante, ma occorre stare attente a non perdere di vista lo stile e il buon gusto. Ecco in nostri consigli per andare all’altare con eleganza e freschezza.
    Se convolate a nozze per la seconda volta e non siete reduci da un annullamento della Sacra Rota, vi sposerete secondo un rito religioso e quindi sarete libere di osare con un accessorio frizzante, come una veletta, corredata di fiore o piume o un cappello vintage.
    L‘abito perfetto per una sposa cinquantenne è al ginocchio, non necessariamente un tailleur, anzi ben vengano gli scolli profondi e le spalle scoperte che mettono in evidenza un decolleté ancora florido.
    Non eccedete con abbronzatura e trucco, questo vale per tutte le spose, ma soprattutto per voi spose mature. Optate per un trucco ad hoc, che aiuto a mettere in risalto il volto, attenui i segni del tempo, senza stravolgere e ridicolizzare le espressioni con effetti bambola di porcellana.
    Si alle spalle scoperte e se non vi sentite completamente a vostro agio, completate il look con una stola o un coprispalle coordinati.
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    Quante volte vi sarà successo di non poterne più di sentir piangere il vostro bambino: «Ma come?! Ti ho appena cambiato, allattato e coccolato. Non ce la faccio più! Cosa vuoi?!». E poi potrebbe venirvi spontaneo prenderlo in braccio e scuoterlo.
    Ecco, non fatelo mai. Potreste causare dei gravissimi danni al suo cervello.

    Una sindrome pericolosa
    Il bambino piccolo, specialmente sotto i 2 anni di vita, ha una muscolatura del collo ancora poco sviluppata e non riesce a sostenere la testa. Se viene scosso con forza, il suo cervello sbatte contro le ossa del cranio e può subire lesioni gravissime. È quella che viene comunemente chiamata Shaken baby syndrome (o anche Battered child syndrome o Shaken baby) o, più recentemente, Abusive head trauma, cioè la “Sindrome del Bambino Scosso” (SBS). Sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita a subire maggiormente questa violenza fisica: è il periodo di massima intensità del pianto per il piccolo e la sua struttura muscolare è ancora decisamente molto debole e non permette di controllare bene il capo.
    Le cause della sindrome del bambino scosso
    Perché un adulto arriva a scuotere violentemente un bambino così piccolo? Spesso è la reazione a un pianto “inconsolabile” e apparentemente ingiustificato. In questi casi ci si può sentire impotenti e, specialmente in situazioni di stanchezza fisica e psicologica, si possono assumere comportamenti errati, nel tentativo di trovare una soluzione. Questo tipo di maltrattamento, in genere, avviene entro le mura domestiche. Sono gli stessi genitori, esasperati, o altre figure con cui si condivide l’accudimento dei bambini (nonni, babysitter, più raramente le educatrici dell’asilo nido) a cadere nel tranello di una “manovra consolatoria” apparentemente innocua e che invece si rivela molto pericolosa.

    Gli effetti
    Non c’è un limite di tempo e di energia stabilito con certezza, ma uno scuotimento energico, della durata anche di pochi secondi, può causare lesioni molto gravi, principalmente emorragie nel cervello e nella retina, in genere presenti in entrambi gli occhi. Tutto ciò viene favorito da alcune caratteristiche anatomiche dei bambini al di sotto dei 2 anni: il volume e il peso del capo in rapporto al resto della massa corporea (la testa rappresenta circa il 15% del peso corporeo), l’elasticità delle strutture scheletriche, il basso tono muscolare a sostegno del capo, l’elevato contenuto acquoso del sistema nervoso centrale ancora immaturo, la fragilità e immaturità della massa cerebrale.
    Campanelli d’allarme
    Le conseguenze che uno scuotimento energico può determinare variano da caso a caso. In genere, dipendono dalla gravità dell’abuso. Si possono arrecare danni permanenti molto gravi, fino alla cecità e a ritardi dello sviluppo neurologico.
    I sintomi più comuni sono vomito, inappetenza, difficoltà di suzione o deglutizione, estrema irritabilità, sonnolenza, assenza di sorrisi o di vocalizzi, rigidità nella postura, difficoltà respiratorie, difficile controllo del capo, fratture delle costole e delle ossa delle braccia.

    Comportamenti da evitare e soluzioni “calmanti”
    A volte, soprattutto durante i primi mesi di vita, il pianto del bambino può sembrare inconsolabile. Ma piangere è l’unico strumento che il neonato possiede per comunicare. Qualunque sia il motivo (l’avere fame, sonno, caldo o freddo, il bisogno di essere cambiato o di coccole ecc.), non bisogna mai scuoterlo per calmarlo, perché i danni che ne conseguono potrebbero essere gravissimi.
    Sono tante altre le soluzioni da mettere in atto:

    Cullarlo nella carrozzina
    Fargli fare un giro in macchina
    Fargli un bagnetto rilassante
    Contenerlo fisicamente piegando le gambette in modo che ritorni nella posizione fetale
    Fargli sentire un rumore continuo, come un phon o un aspirapolvere
    A questo proposito, è bene far presente che alcuni giochi, come ad esempio quello del cavalluccio, se eseguiti con le giuste modalità e precauzioni, non provocano alcun danno al cervello.

    Se proprio non si calma?
    Se il pianto non si ferma, diventa esasperante e non riusciamo più a gestirlo né a sopportarlo, la cosa migliore da fare è lasciare il bambino in un posto sicuro e allontanarci fino a quando non riacquisiamo un certo equilibrio, o chiedere aiuto ad altri membri della famiglia o agli amici. Se invece ci sono dei dubbi che il pianto sia causato dallo stato di salute del piccolo è necessario rivolgersi al pediatra.
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    Il parto naturale non necessita di preparazioni speciali: occorre informarsi bene su quello che offre il punto nascita che si è scelto (inutile farsi illusioni, molto dipende dall’ambiente), frequentare un corso di accompagnamento alla nascita, ed essere convinte di volerci provare.
    Una donna che sceglie il parto naturale non viene “abbandonata” al suo destino. Certo non si può parlare di induzione del travaglio, termine con il quale si definisce un intervento strumentale o farmacologico, però esistono metodi naturali per stimolare l’inizio del travaglio, e svariate tecniche (che le ostetriche conoscono) per facilitare, favorire e mantenere una buona attività contrattile dell’utero. Volendo citarne alcune: lassativi e tisane, manovre sul collo dell’utero (dette scollamento delle membrane) e stimolazioni dei capezzoli. Però attenzione: il “fai da te” non è opportuno in questo campo, con l’eccezione dell’attività sessuale, efficace e raccomandata, quando gradita.
    Il ruolo del partner o della persona di fiducia che accompagna la mamma in questo cammino è cruciale, e il valore del suo contributo nel parto naturale è massimo. Quindi fate un patto con chi vi accompagna, dividete in due la fatica, lui è parte del vostro coraggio, e sarà lì ad accogliere i vostri umanissimi e possibili momenti di sconforto.
    Fate una vita attiva fino all’ultimo momento, e allenatevi a pensarvi attive anche durante il travaglio: le braccia del vostro partner saranno un sostegno fisico insostituibile. E alla fine anche lui sarà stanco, per aver partecipato attivamente alla nascita.
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    Conoscere i diversi stili di arredamento dai quali puoi trarre ispirazione, però, può esserti utile a capire quanto è vario il mondo dell’arredo e quanto sono vaste le possibilità che puoi sfruttare per la tua casa, una volta fissati i tuoi gusti e le tue priorità.

    Per capire cosa fa al caso tuo, per prima cosa, ti è utile conoscere quali sono le possibilità esistenti sul mercato: ecco gli stili di arredamento che devi conoscere prima di iniziare a definire l’arredamento per la tua casa.
    Stile vintage: dal modernariato alla cultura pop
    Tutto ciò che appartiene al passato assume il fascino conferito dal tempo: su questa filosofia si basa lo stile d’arredamento vintage, che strizza l’occhio alle tendenze d’arredo dei decenni scorsi.

    Se arredare una casa completa in stile vintage può creare un effetto esagerato di finzione, dosare qua e là singoli elementi coerenti tra loro può invece donare agli ambienti una personalità ricca e originale.
    I mobili che richiamano gli anni Quaranta e Cinquanta, ad esempio, celebrano l’epoca del modernariato, delle prime produzioni in serie, dei tipici arredi delle case americane senza fronzoli. Si tratta di mobili che possono trovare ottimo collocamento tra elementi contemporanei.

    Molto più vivaci e intensi, invece, sono gli elementi vintage che strizzano l’occhio allo stile optical degli anni Sessanta e agli sgargianti colori degli anni Settanta, dominati da gialli, arancioni e marroni delle carte da parati e dei tendaggi.
    Il vintage non va però confuso con lo stile retrò, dove invece l’aderenza al passato è totale: in questo caso la casa diviene una perfetta riproduzione di quelle del passato.
    Stile Shabby chic e provenzale
    Lo stile di arredo shabby chic è caratterizzato da mobili estremamente eleganti, dalle forme classicheggianti e ricercate, con abbondanza di dettagli e intarsi.

    Questi mobili, al contempo, hanno una verniciatura rovinata, dall’aspetto vissuto, che mostrano il legno vivo sottostante.

    Lo stile shabby chic è dominato dal colore bianco, che si lega ai marroni del legno e dei tessuti naturali, come il lino e il cotone.
    È uno stile romantico e delicato, senza tempo, che però non va confuso con lo stile provenzale, nel quale dominano tinte pastello e i mobili non sono decapati. Questo è un errore che commettono tutti, anche i professionisti nelle loro proposte.

    Essendo mobili dalle linee complesse, ricchi di dettagli e molto caratterizzanti, devono essere progettati in modo accurato e sulla base di una profonda conoscenza dell’organizzazione degli spazi, sia dal punto di vista funzionale, sia dal punto di vista estetico.
    Arredamento in stile Boho chic
    Un’altra tendenza che guarda al passato e che si è diffusa di recente è quella dell’arredamento boho chic, che con lo stile shabby condivide il gusto romantico, ma subisce la fascinazione degli anni Sessanta.

    L’arredamento boho chic richiama l’ideale del viaggio e, tra sgargianti colori, unisce elementi orientali e botanici con suggestioni della seconda metà del Novecento.

    Cuscini, pouf, tendaggi, tele e stampe colorate danno forma ad ambienti mutevoli, trasformabili e adattabili, per una casa dallo spirito accogliente e informale…

    Che, però, deve essere progettato con competenza per non scadere nel caotico e nel pacchiano!
    Stile coastal e mediterraneo
    Per chi desidera sentire sempre il profumo del mare, la casa prende vita tramite lo stile coastal, una declinazione dello shabby chic che richiama i colori delle spiagge e delle acque.

    I tessuti naturali incontrano il bianco del legno lavorato e il blu che richiama il mare, con mobili bianchi e complementi d’arredo che riprendono i simboli delle località marittime, come le stelle marine o le ancore.

    Ancor più essenziale, invece, è lo stile mediterraneo, in cui ariosità e leggerezza sono le regole base.

    Arredi dalle forme lineari, nei toni del bianco e del blu, si legano a complementi d’arredo che creano contrasto e che riprendono il colore della sabbia.

    Il legno è il materiale che la fa da padrone, mentre sono banditi materiali freddi. Per realizzare un arredo in stile mediterraneo, come abbiamo spiegato in questo articolo: arredare casa in stile mediterraneo, ogni oggetto deve essere scelto e posizionato con cura, per evitare che lo spazio vuoto si trasformi da piacevole ed armonico a spoglio.
    Arredare casa in stile scandinavo
    Impossibile da imbrigliare in un periodo storico, lo stile scandinavo è più un modo peculiare di interpretare l’arredo, fatto di mobili che privilegiano le forme, la luminosità e la funzionalità degli ambienti.

    Arredare una casa in stile nordico è molto più difficile di quanto potrebbe sembrare: l’ambiente deve trasmettere un profondo senso di armonia che richiede un’attenta gestione degli spazi.

    È uno stile nel quale domina il bianco, per compensare alla tipica scarsità di luce dei paesi nordici. Accanto ad esso trovano spazio toni che richiamano materiali e colori naturali, per uno spirito di rispetto della natura che si riflette anche nella preponderanza del legno, lasciato grezzo
    Stili orientali: giapponese e cinese
    L’Oriente esercita da sempre un grande fascino, che si riflette nel desiderio di volerne portare l’influenza nelle case europee.

    Per arredare casa in stile orientale è possibile prendere spunto da diverse aree geografiche, caratterizzate da altrettanta varietà stilistica: se si desiderano evocare atmosfere tipiche della Cina si potrà arricchire l’arredamento di casa con vasi in porcellana e credenze decorate, dando predominanza al colore rosso. In una casa in stile cinese trovano spazio oggetti molto ricchi e decorati, anche risalenti a centinaia o migliaia di anni fa.

    Ispirarsi al Giappone significa invece adottare uno stile più minimal, con porte scorrevoli di grandi dimensioni, divani e letti e molto bassi. Si può optare per arredi in bambù, tavolini bassi e fouton, lampade in tessuto chiaro e, soprattutto, lasciare che l’armonia nasca dall’incontro tra mobili lineari accuratamente disposti per una gestione degli spazi che offre un grande senso di ordine ed essenzialità.
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    Gioiello: il regalo della suocera più gettonato

    Al Nord, più precisamente in Lombardia, è usanza che la suocera regali alla nuora un gioiello, meglio se antico e “di famiglia”. In questo modo la sposa potrà avere quel “qualcosa di vecchio” che vuole la tradizione.

    Se però la suocera non possiede un gioiello di famiglia da regalare alla sposa, oppure quest’ultimo non è adatto alla nuora e al suo stile, allora la mamma dello sposo potrà benissimo acquistare un gioiello nuovo, magari andando con la nuora a sceglierlo.

    A Napoli però è meglio evitare le perle se sei superstiziosa, perché si crede che portino sfortuna.

    Abito da sposa: il tipico regalo alla nuora del Sud


    Per le sposine del Sud c’è invece un’altra tradizione in voga: vedersi regalare dalla suocera l’abito da sposa. Anche qui l’ideale è lasciare la sposa libera di scegliere l’abito più adatto a lei, senza limitazioni di budget o altro. La suocera dovrà quindi tenere a freno la sua lingua e accettare i gusti della nuora, senza imporle nulla. Altrimenti sai che litigate!

    Bouquet: il regalo della suocera più originale!

    Secondo un’altra tradizione invece, la suocera dovrebbe regalare alla nuora il bouquet da sposa. A me è capitato spesso di realizzare bouquet alternativi commissionatemi dalle suocere, ma nessuna di loro ha agito di sua iniziativa, ha sempre lasciato la nuora scegliere il suo bouquet, limitandosi a pagare. Questo è sempre il gesto più apprezzato.
    Inoltre, se sceglierai un bouquet personalizzato, potrai far aggiungere al bouquet dei dettagli personalizzati che ti facciano ricordare (es: una spilla di famiglia).
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    Prima di specificare le caratteristiche dell’oro bianco, l’esperto ritiene opportuno lasciare per un attimo da parte le frasi romantiche, per parlare di questioni più tecniche e fare chiarezza sulle leghe in oro in generale.

    Tutti i gioielli in oro e quindi anche le fedi, ci spiega Andrea, non vengono creati in oro puro, a causa della troppa malleabilità di tale metallo. Essi sono quindi realizzati in una lega preziosa con percentuali fisse tra oro puro e altri metalli. Generalmente in Italia viene utilizzata la lega 18 Kt.750 millesimi: questo significa che un gioiello è costituito da 750 parti di oro puro e 250 parti di altri metalli più duri, di solito rame e argento.

    La percentuale di oro puro rimane invariata, mentre quelle degli altri metalli possono variare. È proprio la variazione della quantità di questi ultimi a determinare il colore finale del gioiello, che potrà essere quindi chiamato oro rosa, oro bianco oppure oro giallo.

    Quali sono le caratteristiche delle fedi in oro bianco?
    Nel dettaglio, la lega in oro bianco è quindi realizzata da una percentuale fissa di oro puro (giallo) e da una di metalli bianchi (argento, palladio). Il risultato finale grezzo è un colore giallo sbiadito. Una volta realizzato il gioiello in oro bianco, esso deve essere rodiato. In pratica la rodiatura è un procedimento elettrolitico per placcare di bianco il gioiello e renderlo lucente.


    Il professionista ci fa notare che occorre fare attenzione, perché la rodiatura tende a svanire con il tempo, facendo emergere il vero colore della lega; di conseguenza il gioiello comincerà a presentare riflessi “giallognoli”. In particolare, nelle fedi il processo di usura è accelerato poiché vengono indossate giornalmente e, senza accorgersene, vengono sottoposte di continuo a colpi e abrasioni. Nonostante questo, Andrea assicura che non c’è nulla da temere: “Basta portare i gioielli in un laboratorio orafo specializzato e torneranno nuovi e lucenti come il primo giorno!”, afferma con sicurezza.

    Le fedi in oro bianco per gli sposi
    Le fedi in oro bianco si presentano quindi con un colore argenteo lucente, prive di riflessi colorati. Perché una coppia di sposi dovrebbe optare per tale scelta? Essa dipende naturalmente dal proprio gusto personale, tuttavia è vero che le fedi bianche siano più moderne rispetto a quelle gialle o rosa, perfette insieme a un abito da sposa vintage.


    Abbiamo quindi chiesto ad Andrea quali tra i suoi clienti prediligessero fedi in oro bianco e la risposta è stata circa il 15% sul totale. Forse tale risultato dipende dal fatto che tale tipologia di anello non abbia punti di forza tecnici o pratici particolari rispetto ai suoi “colleghi” in oro giallo o rosa: si tratta meramente di una scelta estetica.

    Una scelta delicata
    Oltre a essere estetica, la scelta di fedi in oro bianco è anche piuttosto delicata. Del motivo abbiamo già parlato: sì, si tratta proprio della rodiatura. “Se volete che le fedi bianche siano sempre lucenti, dovete considerare che dovranno essere portate almeno una volta l’anno in laboratorio” informa Andrea, spiegando quanto questo non avvenga nel caso di leghe rosa e gialle, che vengono solo lucidate. Nonostante le fedi in oro bianco abbiano bisogno di più attenzione e manutenzione, questo non significa che si debba rinunciare ad accompagnare le frasi per la promessa di matrimonio con tali preziosi gioielli.

    fonte: matrimonio.com
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    1. Rivolgersi ad aziende specializzate nel settore
    Una volta esservi accertati che tutto sia ultimato, che la location risponda perfettamente alle vostre richieste e che quelle idee di segnaposto per matrimonio che avevate ordinato tempo fa siano finalmente in direzione d'arrivo, rilassatevi... siete quasi alla fine di quest'ardua impresa. Se volete evitare di ritrovarvi in piccoli inconvenienti e ultimare serenamente tutti preparativi, vi consigliamo di rivolgervi ad un'agenzia specializzata in tale settore; ve ne sono molte che mettono a disposizione auto per ogni gusto e personalità.

    2. Richiedere uno chauffeur
    A meno che non abbiate un parente o un amico a cui desiderate affidare questo compito, è importante richiedere all'agenzia da cui avete intenzione di noleggiare la vettura uno chauffeur che vi conduca nel luogo della cerimonia. Molte aziende mettono a disposizione dei loro clienti il noleggio della vettura con un conducente di buona presenza e ben vestito con un elegante abito da cerimonia da uomo proprio per eventi di notevole spessore.

    3. Accertarsi delle forme contrattuali
    Quando si noleggia un'automobile per occasioni estremamente importanti come quella delle nozze, è necessario prendere tutte le dovute precauzioni; per questo motivo vi invitiamo a controllare sempre tutte le clausole del contratto e ad assicurarvi se in quest'ultimo siano presenti garanzie di assistenza immediata in caso di imprevisti e di sostituzione della vettura in caso di avaria. Una buona agenzia sarà pronta ad assicurarvi in ogni caso una soluzione alternativa nel minor tempo possibile.

    4. Scegliere lo stile dell'automobile in base alle nozze
    Se le vostre nozze si svolgeranno in una location raffinata ed il vostro look sarà costituito da un sofisticato abito da sposa in pizzo, vi sono agenzie che offrono vetture extra lusso come le Maserati, Jaguar, Mercedes con interni in pelle e dettagli raffinati.

    O per chi ama le auto d'epoca, avrete sicuramente un ampio ventaglio di scelta, come ad esempio l'imponente Rolls Royce, la Triumph Roadster, l'elegantissima Fiat Balilla degli anni trenta, o l'affascinante Bentley. Inoltre, chi ama lo stile british gradirà senza dubbio un Black Cab londinese: una vettura raffinata e senza tempo che molto spesso viene impiegata per le cerimonie nuziali.

    Coloro che celebreranno il giorno più importante della loro vita in stile retrò, in una splendida cascina circondata da un rigoglioso paesaggio verde, devono tenere assolutamente in considerazione che in questa circostanza nulla dovrà essere lasciato al caso.


    Dall'abito da sposa vintage con accessori tipici dell'epoca da cui si ci ispira, dalle decorazioni della location alla wedding cake: tutto dovrà essere perfettamente a tema, per questo non potete perdervi una simpatica Fiat 500, un Maggiolino Volkswagen o una Mini Minor Cabriolet: un must per gli appassionati delle vetture degli anni passati.



    5. Valutare anche alternative all'automobile
    Gli sposi dall'animo bohémien, che celebreranno le nozze in stile country in una splendida cornice bucolica, potrebbero prendere in considerazione l'idea di noleggiare qualcosa che differisca dal classico concept di automobile e puntare su altre tipologie di veicoli. Il magnifico furgoncino Volkswagen, l'icona indiscutibile degli anni settanta, potrebbe essere un'ottima soluzione! I suoi ampissimi spazi vi permetteranno di giocare con la fantasia e di collocarvi con gli addobbi più ricercati: petali del vostro bouquet di fiori, valigie di pelle, cuscini colorati e tanto altro. Non perdetevi l'occasione di rendere il vostro ingresso unico e indimenticabile.
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    1. Scegliete con attenzione il fotografo
    Primo importantissimo passo da compiere è la scelta del professionista al quale affiderete questo fondamentale compito. Ogni fotografo ha infatti il suo stile sia nello scattare che nell’editare le fotografie, nonché una propria peculiare sensibilità che sicuramente influenza il modo di cogliere le immagini da immortalare. Stilate un elenco di coloro che volete contattare, fissate appuntamenti e conosceteli, senza dimenticare di chiedere loro di mostrarvi lavori precedenti. Naturalmente, a determinare la scelta vi sarà anche il costo: non scordate quindi di farvi fare un preventivo!


    2. Individuate lo stile più adatto
    Un punto fondamentale che dovrete discutere con il fotografo scelto sarà la tipologia di servizio che desiderate. È quindi bene che gli parliate dello stile delle vostre nozze, della location e del grado di formalità che volete donare al tutto per trovare insieme la soluzione più adatta a voi che troverà concretezza nell’album di nozze appunto.

    Due le principali possibilità di scelta:

    Servizio di tipo classico in cui, nella maggior parte delle situazioni, è il fotografo a chiamare lo scatto indicando chi e come deve rientrare nella scena.
    Servizio di tipo reportage: prevede, al contrario, che il fotografo si muova liberamente scattando senza essere notato.
    3. Siate spontanei
    Qualunque sia la tipologia di servizio fotografico che avete scelto, mentre verrà realizzato nel corso delle nozze siate spontanei. In realtà non vi risulterà difficile perché sarete presi da molte emozioni e sarete concentrati a scambiarvi dolci frasi d’amore. Se, però, per esempio, incrociate l’obiettivo, non paralizzatevi in rigidi sorrisi ma pensate ad altro e distraetevi: vedrete che influirà positivamente sulla qualità dell’album!


    4. Non fate passare troppo tempo
    Una volta terminato il grande giorno, conclusosi con la consegna delle bomboniere matrimonio originali che avrete scelto per i vostri ospiti, non fate passare troppo tempo prima di procedere con la selezione degli scatti migliori. Potete affidare il compito al fotografo ma, in ogni caso, è bene che vi consultiate prima della stampa. Il consiglio è quello di accordarvi in anticipo con il professionista anche circa i tempi riguardanti le varie fasi di lavorazione dell’album.

    5. Selezionate i momenti chiave
    Una volta entrati nel vivo della fase di selezione, seguite la seguente, fondamentale, linea guida: assicuratevi che rientrino nelle foto destinate alla stampa quelle relative ai momenti salienti del vostro matrimonio: dalla fase dei preparativi al taglio della torta, passando attraverso a tutti i principali ‘appuntamenti’ della vostra giornata.

    6. Assicuratevi che siano tutti presenti
    Parallelamente, verificate che nella vostra selezione siano presenti tutti gli invitati più importanti, soprattutto i parenti stretti, i testimoni e le eventuali damigelle e paggetti. Non tralasciate però anche foto di gruppo o scatti complessivi che fra qualche anno vi ricorderanno di tutte le persone che hanno partecipato con entusiasmo alla vostra unione.

    7. Prediligete gli scatti più naturali
    Anche se vi sforzerete di essere spontanei nella fase di scatto, sappiate che ci saranno sicuramente delle fotografie che vi ritrarranno con quell’espressione innaturale che tanto odiate. Nessun problema, il fotografo sa fare il proprio lavoro: dello stesso momento realizzerà tante versioni, optate per quelle in cui apparite più a vostro agio!

    8. Considerate il gioco delle proporzioni
    Infine, non dimenticate di prediligere sempre uniformità e proporzione: il numero di fotografie per ogni scena immortalata deve essere equilibrato: vi immaginate un album composto da dieci scatti dello scambio delle promesse e solo uno del taglio della torta? Certo ci sono momenti più salienti di altri e, per valorizzarli, potete giocare sulle dimensioni donando loro più spazio!
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    La nuova normalità impostaci a causa della pandemia del COVID-19 implica molte nuove sfide. Così come il vostro amore e il vostro desiderio di scambiarvi le fatidiche frasi di matrimonio è importante per voi, dev’esserlo anche la salute. Stiamo vivendo un periodo davvero molto particolare e questo significa che le nostre abitudini e le nostre azioni quotidiane subiscano un cambio significativo, e questo comprende ovviamente la sfera dei matrimoni. Naturalmente tale situazione non deve frenare il vostro entusiasmo nel condividere un giorno così speciale con i vostri invitati, perciò vi proponiamo 8 idee creative da donare ai vostri ospiti oltre alle classiche bomboniere di matrimonio.

    1. Mascherine chirurgiche o in tela
    Questo prodotto continua ad essere il più raccomandato in assoluto dalle autorità sanitarie per proteggere le vie respiratorie. Perché non renderlo lo special gift dell’evento? Potreste far confezionare, dalla vostra sarta di fiducia o dall’atelier che si occuperà degli abiti nuziale, un set di mascherine in tela per ogni invitato. Scegliete dei tessuti con stampe divertenti e gradevoli, magari che richiamino le tinte del bouquet di fiori.



    2. Gel idroalcolico
    Altro must have di questi tempi, il classico gel disinfettante è l’altro prodotto in cima alla lista delle cose essenziali per proteggersi. Anche in questo caso la possibilità di personalizzare le bottigliette può essere un’idea carina e diversa dal solito. Nelle etichette potete apporre le vostre iniziali, la data delle nozze, un disegno che vi piace o addirittura creato da voi stessi se condividete questa passione. Valutate anche la possibilità di disporre la bottiglietta a tavola vicino ai segnaposto matrimonio originali preparati per l’occasione.



    3. Salviettine igienizzanti
    Il potere disinfettante di queste salviette è noto a tutti. Spesso vengono portate in borsetta o nel cassetto dell’ufficio per pulirsi le mani quando non è possibile usare acqua e sapone. Se ne regalerete una bustina ai vostri invitati vi assicurerete che possano mantenere l’igiene corretta delle superfici che andranno a sfiorare.

    4. Una Wedding Bag speciale
    Se l’idea di regalare singolarmente i prodotti sopracitati non è tra le vostre preferenze, allora riuniteli in una graziosa Wedding Bag che farete distribuire all’ingresso del luogo della cerimonia. Aggiungete all’interno acqua o fazzoletti e dategli un tocco ancor più personale inserendo un bigliettino con una frase d’amore beneaugurale. Sarà sicuramente un pensiero gradito!



    5. Maschere protettive trasparenti
    Uno dei dispositivi di protezione più accertati sono le maschere totali che coprono interamente la superficie del viso. In particolare, nei matrimoni queste risulteranno molto efficaci perché permetteranno alle persone di vedersi interamente il volto. Personalizzatele a vostro piacimento con messaggi dedicati alla persona che la riceverà o frasi matrimonio divertenti scritte nella parte superiore della maschera. Anche se l’interazione tra gli invitati dovrà comunque essere limitata non offuscherà la bellezza di un make-up elaborato o l’abito da cerimonia dei partecipanti.



    6. Sapone antibatterico mini size
    Non vi piace l'opzione del gel idroalcolico oppure ci sono persone nella vostra lista degli invitati che non possno usarlo per motivi legati alla pelle? Del sapone antibatterico in versione mini taglia sarà un'alternativa geniale e darà la possibilità di lavarsi le mani ogni volta che se ne senta la necessità. Specialmente a fine giornata il sapone del bagno della location potrebbe terminare oppure per evitare di toccare la minor quantità di superfici possibili il piccolo barattolino potrà essere tenuto nelle borsette delle invitate e sfoderato all’occorrenza. Via libera alle personalizzazioni del packaging !

    7. Cappelli a falda larga
    Se esiste qualcosa che invita alla distanza sono le barriere fisiche. Ideali per nozze estive con un abito da cerimonia corto o per dare un tocco glamour durante un evento diurno, i cappelli a falda larga sono senza dubbio un’idea originale e assolutamente elegante. Comunicatelo negli inviti di matrimonio oppure ossequiate le vostre invitate con questo simpatico gadget all’ingresso della location.

    fonte: matrimonio.com
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    Prima di tutto, sfatiamo il mito che vede le email come qualcosa di freddo e senza personalità. La verità è che oggi esistono soluzioni in grado di rendere anche tali messaggi elettronici delle perfette partecipazioni di matrimonio fai da te. Per farlo, basta affidarsi a un disegnatore professionista: oggi infatti anche questa categoria di lavoratori si serve della tecnologia per realizzare le proprie creazioni, con il supporto di tavolette grafiche.

    Commissionate a un tale esperto un disegno personalizzato, una vostra caricatura o un vostro fedele ritratto e utilizzate il soggetto scelto come immagine da allegare alle partecipazioni elettroniche. Potreste da un lato farvi realizzare la grafica da uno studio privato (chiedete aiuto alla vostra wedding planner!), oppure potreste voi stessi caricare il file su uno dei siti gratuiti dove creare infografiche… vi sentite ispirati?


    Una volta che avrete pronta la grafica delle partecipazioni, dovrete preparare la mail per inviarla. Il consiglio è quello di avere a disposizione sia una versione in formato PDF da inserire come allegato, sia di incollare la stessa nel corpo della mail. A questo punto dovrete inserire l’oggetto, che dovrà essere semplice, informativo e accattivante: non dovranno mancare le parole “matrimonio”, i vostri nomi e naturalmente la data delle nozze! Per tutti gli altri dettagli, i vostri ospiti li troveranno nell’invito stesso.

    Prima di continuare bisogna fare una nota tecnica, che potrebbe essere molto utile ai non addetti ai lavori. Per una questione di eleganza e di funzionalità, sarebbe meglio inviare le comunicazioni da una nuova casella di posta elettronica, creata ad hoc per l’occasione.

    Secondariamente, dovrete informarvi presso il vostro provider di servizi internet circa il numero massimo di invii contemporanei consentiti, in modo tale da evitare rimbalzi di messaggi non consegnati. Per sorvolare questo problema, vi suggeriamo di inviare le mail di 10 in 10, ad esempio.

    Infine, c’è la questione spam: molti servizi antispam riconoscono le email cariche di immagini come possibili minacce e quindi mandano in quarantena tali messaggi, evitando di consegnarli al destinatario. Per evitare tale rischio vi suggeriamo di fare alcune prove di consegna prima dell’invio ufficiale, dopo esservi informati circa le precauzioni da seguire.




    Per sviare le problematiche precedentemente illustrate, una soluzione è quella di affidarsi a una piattaforma terza, che svolga il servizio di consegna degli inviti di matrimonio elettronici per conto vostro. A tal proposito Matrimonio.com dispone di una funzionalità davvero smart, collegata al Gestore degli Invitati. Di fatto tutto confluisce verso l’utile database di contatti che il nostro sito vi permette di creare: potrete inserire nome e cognome di ciascun invitato, catalogandolo come maschio o femmina e assegnandolo a un certo gruppo (famiglia, amici, lavoro…).

    Avrete così sotto controllo tutte le persone che vorrete vicine nel vostro importante giorno, con la possibilità di annotarvi dettagli quali un menù particolare da riservare a qualcuno, nel caso di allergie, di scelte vegetariane o motivazioni religiose. A partire da questa base di dati - in cui naturalmente non devono mancare tutti gli indirizzi email dei vari ospiti - potrete finalmente spedire gli inviti in modo digitale. Tali messaggi possono essere naturalmente personalizzati, ma la cosa più interessante è che potrete monitorare in modo efficace ed efficiente chi ha dato conferma, chi ancora è in stato di attesa, chi purtroppo non potrà partecipare.

    Una soluzione mista
    Sì, avete ragione: anche se viviamo nel futuro, ci sono ancora persone che non dispongono di un indirizzo email, specialmente quelle più anziane. In tal caso non disperate, perché potreste sempre optare per una soluzione mista! Stiamo parlando dell’idea di realizzare solo alcune partecipazioni cartacee - destinandole ai parenti ancora felici di ricevere un’elegante cartoncino da conservare come un dono prezioso – e di riservare quelle digitali agli amici più tecnologici. Dopotutto, gli inviti elettronici sono anche ottime partecipazioni di matrimonio economiche, che vi faranno risparmiare molto tempo e molto denaro!


    Meno carta, più alberi!
    Se ancora non vi siete convinti circa i lati positivi di optare per partecipazioni di nozze elettroniche, vi invitiamo a ragionare sul risparmio di materiale che queste comportano. Esatto, tale soluzione rappresenta una scelta ecologica
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    1. Le rose, i fiori dell'amore
    Un classico romantico e molto popolare in questa stagione nelle sue diverse tonalità di rosa, rosso, giallo e bianco (ma potrete anche farle tingere del colore tema del vostro matrimonio), da utilizzare in grandi bouquet di boccioli aperti o ancora da schiudere, oppure da abbinare ad altri fiori come la gypsophila o le peonie.

    2. La peonia, maestosa ed elegante
    Sono l’alternativa alle rose preferita nei matrimoni ultra romantici. La sua fioritura avviene in piena primavera (maggio/giugno) e sono disponibili in diverse tonalità, dal rosa pallido al classico bianco, fino a colorazioni più intense. A detta dei fioristi, i bouquet di peonie, sono in assoluto i più richiesti dalle spose!

    3. I fiori del vento, gli anemoni
    Ricorda un po' il papavero questo questo splendido fiore primaverile che inizia a sbocciare proprio a marzo. Esistono molte varietà, ma quello più utilizzato per creare bellissime composizioni di nozze è l'anemone coronaria, quella che ha la parte centrale blu. I bouquet di fiori realizzati con anemoni sono chic e raffinati, soprattutto quelli nelle tonalità rosa pallido.

    4. L'ortensia, le dea Venere
    Sono dei fiori al contempo ricchi e delicati e potrete farne un bouquet vaporoso nelle tonalità del blu e/o del rosa. Si abbineranno particolarmente bene a un look bohème e potrete utilizzarle anche per i vostri centrotavola e altri dettagli decorativi, come il portafedi... Scegliete le ortensie per un matrimonio primaverile vivace e raffinato.

    5. Ranuncoli dai mille colori

    Sono dei fiori molto eleganti, caratterizzati da molteplici strati di petali sottili formando una corolla dall'aspetto molto romantico. Sono disponibili in in diverse sfumature e possono essere impiegati soli o combinati con altri fiori come rose e peonie.

    6. La gypsophila, il velo della sposa
    È il fiore di riferimento per i matrimoni classici e romantici e può essere usato solo o per arricchire altre composizioni circondando gli altri fiori del bouquet come una soffice nuvola. Può anche essere utilizzato per creare una delicata coroncina di fiori per le damigelle, bianche come i loro abiti da cerimonia bambina e per decorare qualsiasi spazio del banchetto con raffinata semplicità.

    7. L'orchidea, il fiore femminile per eccellenza
    Fiorisce nei primi giorni di primavera ed è il fiore simbolo dell'amore eterno e della femminilità, ed è amatissimo dalle spose. Le orchidee sono perfette per realizzare bouquet a goccia e a cascata, e per decorare elegantemente la chiesa. Inoltre, l'orchidea permette di giocare molto con le tonalità grazie alla sua varietà di colori: dalle bianche per nozze classiche a quelle in rosa delicato, fino alle varianti più intense del lilla e del blu. Se abbinate alle ortensie, l'effetto ultra romantico è garantito.

    8. I tulipani: grazia e allegria
    Semplici ed eleganti, i tulipani fioriscono in piena primavera, a partire da aprile fino a giugno, e sono perfetti per decorare, anche da soli, un matrimonio primaverile, a partire da un romantico bouquet minimal per la sposa, fino ai centrotavola e agli spazi della chiesa. Anche in questo caso, avrete ampia possibilità di scelta per quanto riguarda i colori. Se volete abbinarli ad altri fiori, provate con gli anemoni, ranuncoli e peonie, la composizione sarà bellissima!

    9. La rustica semplicità delle margherite
    Matrimonio rustico o in stile country? Allora i fiori primaverili più adatti saranno le margherite! Semplici e versatili, saranno perfette da inserire in cassette di legno per i centrotavola e da aggiungere tra la treccia per una romantica acconciatura sposa laterale. Per nozze originali e colorate potrete variare mischiano diverse tonalità o potrete abbinarle alla lavanda o ad altri fiori di campo colorati.

    Che fiori sceglierete per le vostre nozze primaverili? Prediligere quelli di stagione vi darà la garanzia dell'aspetto naturale delle fioriture e vi permetterà di rispettare il budget, consentendovi di dedicarlo ad altri importanti preparativi di nozze, come l'acquisto delle bomboniere e delle partecipazioni matrimonio.
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    1. Cala Rossa a Favignana


    Un vero e proprio paradiso naturale dalla bellezza ineguagliabile, la Cala Rossa si trova nell’isola di Favignana in Sicilia e appartiene alla riserva naturale dell'arcipelago delle Egadi. Prende il nome dal sangue versato dai Cartaginesi, sconfitti dai Romani durante la prima guerra Punica.
    Una volta giunti su questa piccola isola verrete totalmente ammaliati dal vigoroso scenario della macchia mediterranea, dal colore celestiale del suo mare unico e dai paesaggi di rara bellezza.
    Dopo aver fatto un ricco bagno nelle sue acque cristalline concedetevi una deliziosa granita al pistacchio e un buonissimo “pane cunzatu” !

    2. Fiordo di Furore


    Uno scorcio di paradiso selvaggio e fiore all’occhiello dell’eco-turismo, questo piccolo e stretto fiordo è costituito da una profonda spaccatura nella roccia prodotta dalla furia delle acque del mare e di un torrente. Si trova tra Amalfi e Agerola ed è stato eletto dall’Unesco nel 1997 patrimonio dell’umanità. Il fiordo ospita una piccola spiaggetta con un mare azzurro circondata da uliveti, vigneti una vasta vegetazione sempreverde dove sarete inebriati da profumi che probabilmente vi riporteranno alla mente quella fragranza indimenticabile che aveva il bouquet di fiori del vostro matrimonio.
    Quando si giunge in questo piccolo angolo paradisiaco sembra di rivivere un déjà-vu perché questa terra è stata palcoscenico di tantissimi cult del grande schermo, era difatti meta preferita di molte personalità del mondo cinema, tra cui Fellini, Rossellini, Anna Magnani e tanti altri.

    3. Cala Feola, Ponza


    Cala Feola è un’insenatura naturale situata nell’isola di Ponza accessibile via terra mediante un sentiero nella località Le Forna. In questo magnifico luogo la natura trionfa letteralmente offrendo a chi la visita profumi, colori e paesaggi indimenticabili. Il suo nome deriva dei coloni che vi abitarono.
    La spiaggia è l’unica in tutta l’isola ad essere interamente sabbiosa, ha anche un fondale basso e risulta facilmente praticabile.

    Se state pensando di fare tappa sulle isole ponziane, qui troverete a vostra disposizione tutto ciò di cui avrete bisogno per un soggiorno confortevole, parliamo quindi di bar, chalet e ristoranti per una serata esclusiva in cui vorrete concedervi una cenetta a lume di candela indossando dei bellissimi abiti eleganti da cerimonia. Non perdetevi inoltre una visita alle "Piscine Naturali", amatissime dai giovani e dai turisti.

    4. Spiaggia della Rotonda di Tropea


    La Calabria offre suggestivi litorali che si affacciano sul mar Ionio e sul Mar Tirreno in cui godersi una luna di miele a dir poco magnifica. In questo caso vi consigliamo la spiaggia della Rotonda a Tropea. Questa meravigliosa spiaggia si apre a ridosso di una rupe a strapiombo sul mare ed è caratterizzata da un litorale di sabbia bianchissima, acque limpide e panorami che tolgono il fiato.

    È delimitata, inoltre, dallo scoglio di San Leonardo, dove si trova la piccola spiaggia del cannone, nascosta dietro il molo del porto turistico; se avete scelto la Calabria per la vostra luna di miele, non dimenticate di fare visita a questa spiaggia che in molti definiscono tra le più belle della regione.

    5. Spiaggia di Capo Bianco, Isola d'Elba


    Una spiaggia suggestiva nota per la sua bellezza, i piccoli ciottoli bianchi e il mare cristallino. La spiaggia di Capo Bianco si trova sul versante settentrionale dell’Isola d’Elba a Portoferraio, a contraddistinguerla sono le alte falesie bianche e un mare azzurro turchese. Inoltre, se amate praticare snorkeling, mettete pure da parte i vostre scarpe eleganti e procuratevi un bel paio di pinne e l’attrezzatura per fare immersioni.

    6. Spiaggia di Guvano, Corniglia


    Mare incontaminato, natura selvaggia e borghi pittoreschi perfettamente incastonati tra mare e montagna, questo e altro sono le Cinque Terre, un tratto di costa frastagliata e rocciosa lungo il versante ligure di levante nella provincia di La Spezia.
    Tra le spiagge più belle di questa zona si trova la quella di Guvano a Corniglia, caratterizzata da un litorale a mezzaluna immerso in uno splendido scenario naturale. Una spiaggia di sabbia e sassi particolarmente adatta a chi è alla ricerca di un posto selvaggio e lontano dai riflettori.

    7. Marina Piccola, Capri


    Se siete sull’isola di Capri e state cercando un posto in cui godere di una bellissima vista sui Faraglioni, Marina Piccola è decisamente ciò che fa per voi. Un’affascinante baia sul versante sud dell'isola protetta alle sue spalle da una ripida parete di roccia che la divide in due piccole spiagge: Marina di Mulo e Marina di Pennauro. Si narra che dallo” Scoglio delle Sirene” Ulisse fu tentato dal loro irresistibile canto.
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    Indossare l’abito da sposa avendo guadagnato una forma fisica smagliante è quello che tutte le donne si augurano per il giorno delle loro nozze ma anche gli sposi non scherzano in tal senso. Per loro, infatti, non mancano esercizi e tabelle nutrizionali per essere impeccabili nell’abito da cerimonia uomo. Il vostro sarà un giorno speciale ecco perché, insieme allo sport e a una sana alimentazione, è bene non abusare di determinati alimenti. Sapete quali?

    Dite addio al junk food
    Il junk food, meglio conosciuto come cibo spazzatura, non è di certo quello che ci vuole in questi momenti. Sappiamo benissimo che se sarete alle prese con gli ultimi impegni o con delle bomboniere matrimonio fai da te che vi assorbono tempo ed energie, uno dei rimedi più veloci è quello di fiondarsi nel primo fast food in cerca di pasti fugaci: non fatelo! Meglio rinunciare ai cibi precotti, alle fritture o a tutti quegli alimenti ricchi di grassi saturi, che non farebbero altro che appesantirvi e rendere la vostra pelle meno luminosa.



    Attenzione ai "cibi coccola"
    Il momento di convolare a nozze si avvicina, i pensieri iniziano a vagare e c’è bisogno della giusta dose di coccole per iniziare a stilare quelle frasi per promessa di matrimonio che pronuncerete guardandovi negli occhi. Insomma, se dolci, gelati e creme spalmabili vi sembrano l’unico rimedio per affondare il cuore nello zucchero, non fatelo! I dolci, ricchi di zuccheri, potrebbero contribuire a rendere la vostra pelle poco luminosa in vista delle nozze, oltre a darvi un carico eccessivo di zuccheri raffinati, non proprio il massimo per il vostro organismo.

    Pericolo sushi e frutti di mare crudi
    Più che per una questione di tensione, calorie e gonfiore, si tratta di sicurezza. Assumere alimenti crudi, specie se si tratta di pesce o frutti di mare, vi può mettere in una situazione di pericolo, esponendovi a una possibile intossicazione alimentare. State alla larga da questi alimenti molto delicati almeno per un po', anche se conoscete perfettamente il produttore o se vi state recando nel vostro ristorante di fiducia: non è questo il momento di sperimentare!



    Latticini, meglio evitare il gonfiore
    Una delle principali conseguenze di un’alimentazione ricca di latte e derivati è quel fastidioso gonfiore addominale. Evitate, quindi, di assumere latticini e yogurt già a partire dai cinque giorni che precedono le vostre nozze. Pensate all’effetto spiacevole che si noterà se avrete scelto un abito da sposa a sirena, particolarmente fasciante.

    Chi poteva dirlo: legumi e qualche verdura
    Difficile da pensarlo ma è proprio così! Ci sono alcuni legumi tra cui lenticchie, fagioli, ceci, piselli e fave, che possono causare tensione e gonfiore addominale. Per lo stesso motivo, broccoli, lattuga e cavolfiore fanno parte della famiglia di verdure da tenere alla larga. Evitate di mangiare queste verdure e questi legumi almeno qualche giorno prima del matrimonio.



    Chewing gum: un pericoloso antistress
    Chi di voi le utilizza come antidoto contro lo stress? Quelle piccole, profumate e zuccherate gomme da masticare, in realtà sono une vera minaccia per il vostro organismo. La masticazione frenetica, attiva il meccanismo di digestione, pur se non giunge alcun cibo nello stomaco. La conseguenza è quella fastidiosa aria nella pancia, associata talvolta anche a strani brontolii. Insomma, se stavate pensando di utilizzarle durante i preparativi, per alleviare la tensione, vi consigliamo di tenerle fuori dalle vostre fauci!

    Allarme super alcolici e bibite gasate
    I super alcolici e le bibite gassate sono da evitare in generale nella vostra alimentazione ma se siete a poche settimane dal grande passo, beh, occorre prestare ancor più attenzione, scansando obbligatoriamente questo reparto dalla vostra spesa settimanale. Gli effetti indesiderati sono i seguenti: da una parte le bibite gasate gonfiano, dall’altra i super alcolici disidratano. Attenzione soprattutto a chi deciderà di organizzare gli adii al celibato e al nubilato a pochissimi giorni di distanza dal grande evento! Meglio aspettare il giorno delle nozze e brindare insieme con un buon bicchiere di prosecco durante un discorso ricco di frasi matrimonio divertenti.



    Andateci piano con la caffeina
    Aiuta a darvi la carica, stimola la creatività e mette in moto l’adrenalina eppure, la caffeina sarebbe da assumere a piccole dosi. Bere troppi caffè vi porterà ad avere un’importante acidità di stomaco oltre che causare gonfiore alla pancia. Concedetevi una tazzina al giorno, al mattino o dopo pranzo; evitate di assumere caffè di sera, specie se vi causa insonnia.

    C’è forse un alimento che, più di tutti, fungerà da antidoto per l’ansia e lo stress: l’acqua. Fatene incetta perché qui non ci sono controindicazioni, tutt’altro. Avrete un effetto depurativo, aumenterete la quantità di energia in circolo, vi sentirete più concentrati e, soprattutto, migliorerete l’aspetto della vostra pelle, eliminando tossine e batteri. Insomma, un toccasana e un rimedio valido per migliorare complessivamente il vostro viso e prepararlo al trucco sposa!
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    1. Preferire degli amatori a dei professionisti
    Come ben sapete, il rischio di rivolgersi a degli amatori è sempre altissimo. Una cattiva scelta è una prima mossa falsa per pregiudicare la riuscita della festa, in qualsiasi ambito: dai bouquet di fiori non acquistati da un fioraio, all'animazione musicale organizzata da un gruppo improvvisato. La strumentazione, ad esempio, è la prima risorsa necessaria a cui i non professionisti vanno incontro, insieme al talento e alla giusta capacità di sapere intrattenere o gestire l’animazione di un evento così importante come il matrimonio.


    2. Non curare i momenti di pausa
    Progettare una scaletta musicale concentrandosi solo sugli intermezzi musicali è sbagliatissimo. Se da una parte gli ospiti saranno in pista con i loro abiti eleganti da cerimonia, dall'altra sarà necessario accompagnare con la giusta musica, quei momenti di stacco o relax relativi al loro arrivo in location o al momento in cui a tavola staranno servendo delle portate. Favorire la convivialità, il dialogo o la possibilità di ammirare il segnaposto matrimonio fai da te o ancora gironzolare nei vari ambienti, con una buona playlist in filodiffusione è un elemento da non sottovalutare affatto.

    3. Non creare momenti di pathos
    Alla stessa stregua del punto precedente, un grave errore è quello di rendere l’animazione piatta e poco accattivante. Ricordatevi che un banchetto nuziale può durare anche diverse ore per cui occorre creare pathos con brani che enfatizzano quel preciso momento come l’arrivo degli sposi in location, il primo ballo, il ballo con i genitori o l’ingresso della torta nuziale.


    4. Un unico genere è perfetto ma… attenzione alla noia!
    Se siete una di quelle coppie che ha organizzato un evento seguendo un tema ben preciso dal layout degli inviti matrimonio, al dress code, non preoccupatevi: riportare la vostra scelta anche nell'ambito delle playlist musicali, contribuirà a rendere tutto più armonico e coerente. Attenzione solo al fattore noia: immaginatevi di essere catapultati in un banchetto dove il genere musicale proposto è solo l’hard rock, il latinoamericano, il jazz o la musica classica. Magari a lungo andare, potrebbe stancare.

    5. Il karaoke? Una scelta che può creare panico
    Ricordatevi che il karaoke non può essere concordato in scaletta come fosse una playlist musicale dal momento che rispecchia più i canoni dell’animazione. Significa che è una scelta concordata e meditata a monte, piuttosto che improvvisata all'ultimo minuto nel caso in cui la pista da ballo risulti vuota. Come potrebbero reagire i vostri invitati a un microfono? Si imbarazzerebbero o si butterebbero nella mischia? Provate a immaginare la scena con la consapevolezza che poi, potrebbe crearsi quel clima da balera che non tutti apprezzerebbero.


    6. Musica e intrattenimento senza considerare gli invitati
    Alcune scelte vanno calibrate in base alla tipologia di evento e al pubblico di riferimento. Si tratta di un tacito accordo tra il vostro personalissimo gusto e quelle che potrebbero essere le aspettative di evento degli invitati. Senza scontentare nessuno piuttosto cercando di mettere tutti a loro agio in un clima sereno e piacevole persino dal punto di vista musicale. Un pubblico molto giovane ha sicuramente preferenze e orari differenti da un parterre in avanti con l’età; se quindi avete voglia di scatenarvi in pista a ritmo di reggae, potete optare per un post serata senza freni.

    Un ultimo suggerimento: se potete, cercate di organizzare la postazione della band o del DJ in una zona attigua alla pista da ballo. In questo modo sarà possibile monitorare in tempo reale l’animazione della festa. Se c’è divertimento, se occorre fare un’inversione di rotta verso un altro genere musicale o se la sposa si sta preparando per il lancio del bouquet sposa, sarebbe meglio proiettarsi verso un brano più allegro e ritmato.
6152 replies since 4/2/2008
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